Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge si vuole dare voce all'esigenza, sempre più urgentemente sentita, di creare un supporto di preparazione tecnica e comportamentale per tutti coloro che svolgono attività in luoghi ritenuti potenzialmente a rischio di azioni terroristiche.
      Ciò al fine di rafforzare il sistema generale delle misure di protezione e di prevenzione esistenti nel nostro Paese, di coordinare l'azione di prevenzione a tutela dell'incolumità delle persone, nonché di verificare e di mantenere il livello di efficacia delle misure di sicurezza adottate. L'attuale scenario dell'ordine e della sicurezza pubblica ha visto ancora recentemente il riemergere, soprattutto a livello internazionale, di gravi ed efferati fatti di terrorismo ed è per questo che si evidenzia la necessità di procedere a una sensibilizzazione e a un rafforzamento delle misure di protezione delle persone nelle situazioni ritenute a rischio.
      Ciò può avvenire mediante opportune procedure, anche di autotutela, attuate appositamente al fine di prevenire le situazioni a rischio e di evitare che in caso di necessità si creino eccessivi stati di panico, ma - soprattutto - al fine di avere sempre persone preposte in grado di affrontare al meglio le emergenze.
      Tuttavia, la presente proposta di legge non si rivolge solo a coloro che operano in settori posti a rischio di attentato terroristico, ma a tutti quei casi in cui è indispensabile dare una risposta rapida ed efficiente in situazioni che potremmo definire «di panico conclamato».
      Si rivolge pertanto a coloro che operano in continuo contatto con una moltitudine di persone: dai dipendenti degli

 

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aeroporti, a coloro che operano all'interno degli stadi; dai dipendenti delle grandi aziende erogatrici di gas o di energia fino a comprendere coloro che operano nel settore scolastico.
      La presente proposta di legge non vuole essere foriera di allarmismi ma, al contrario, mira a dare una adeguata preparazione di base, un supporto tecnico ma anche psicologico, per evitare il peggio in situazioni rischiose; si vogliono fornire i mezzi per contenere il momento di panico, per evitare che esso si tramuti in tragedia di più macroscopiche dimensioni solo a causa dell'impreparazione, dello sbigottimento e dello smarrimento di chi malauguratamente si trova a subirlo.
      Lo Stato e le Forze di sicurezza pubblica sono già schierate su diversi fronti per la tutela della comunità, ma è importante fornire al cittadino tutti gli elementi per essere meglio protetto e avere una adeguata informazione sugli atteggiamenti da tenere ai fini di una corretta prevenzione comportamentale.
      L'articolo 1 quindi prevede, presso le prefetture - uffici territoriali del Governo di ogni capoluogo, l'istituzione di un apposito albo che comprenda tutte le strutture pubbliche e private in cui sono svolte attività potenzialmente a rischio; l'articolo 2 prevede l'istituzione di adeguati corsi di formazione del personale per prevenire e per affrontare le situazioni di panico; l'articolo 3 indica i criteri a cui devono attenersi tali corsi, in particolare volti ad una attività di analisi di tutte le informazioni disponibili e finalizzati ad elevare il livello di efficacia delle misure di protezione e di prevenzione.
      Si pone quindi l'accento sulla necessità di istituire un albo nazionale delle imprese che operano in questo settore al fine di verificarne le capacità tecniche e didattiche.
 

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